sabato 13 ottobre 2007

Isadora Duncan

Danzatrice statunitense iniziatrice della danza libera, respinse i canoni e le forme balletto accademico, considerato un’artificiosa, innaturale disciplina. Pure senza una chiara formulazione teorica . La Duncan sostenne che il danzatore scopre nel proprio intimo movenze e gesti che l’uomo compirebbe nei momenti di terrore, d’ira, di dolore e così via, se non trovasse l’impedimento della “repressione sociale”. Tale tipo di danza, concepita in movenze “secondo natura” e in ritmi dettati dalla natura stessa era praticato a piedi nudi, senza sfondo scenografico e con severe tuniche, poiché la Duncan volle ispirarsi all’ all'arte figurativa greca. La sua concezione della danza, ostacolata in America, la portò a viaggiare instancabilmente attraverso l' Europa, ; visse in Germania, Inghilterra, Francia, Russia, Grecia (tornò anche negli Stati Uniti). I suoi pellegrinaggi praticati in condizioni difficili erano spesso improvvisati per inseguire quelle occasioni e quegli ingaggi importanti che le avrebbero permesso di sviluppare e diffondere la sua arte. La sua avventurosa esistenza si concluse tragicamente a Nizza, dove morì strangolata da una lunga sciarpa impigliatasi nelle ruote della sua auto.
Isadora Duncan era la seconda figlia femmina e la più giovane dei quattro figli nati da Joseph Charles, poeta e Dora Gray Duncan, pianista e insegnante di musica .
Dopo il trasferimento della sua famiglia a Los Angeles la Duncan ebbe due relazioni importanti, purtroppo conclusesi tristemente, da cui ebbe due figli. Più tardi sposò un poeta russo ma si separò subito dopo. Il suo temperamento deciso che non tollerava i canoni che la società del tempo imponeva alle donne la resero poco propensa alle relazioni stabili ma forse questa sua vivacità la rese più attenta alla realtà culturale dei suoi tempi. Entrò in contatto con delle personalità importanti di quegli anni, pittori e poeti, a loro volta rapiti dalla sua danza.
Già all’età di sei anni danzò a pagamento e insegnò a danzare ad altri ragazzi. L' amore per l' arte era una costante nella sua famiglia, la madre aveva trasmesso ad Isadora la passione per la danza, il teatro, Shakespeare e la lettura. Le lezioni di danza ebbero la prevalenza sull’educazione formale; comunque Isadora lesse e si ispirò ai lavori di Walt Whitman.

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